Il terremoto in Turchia e l’allerta tsunami in Italia

Redazione Online Corriere della Sera 6 febbraio 2023
Il terremoto in Turchia e l’allerta tsunami in Italia, oggi, in diretta
Un violentissimo terremoto ha colpito la Turchia, nella notte: i morti sono centinaia. In Italia è scattata l’allerta tsunami, poi revocata: la circolazione dei treni, nelle regioni del Sud, è stata sospesa alle 6.30, per poi riprendere regolarmente

• Un terremoto di grado 7,9 ha scosso la Turchia, nella notte. L’epicentro della serie di scosse si trova vicino alla città di Gaziantep. Milioni di persone lo hanno avvertito anche in Siria, Libano, Israele.
• I morti sono già centinaia, non solo in Turchia ma anche nella confinante Siria. Il conteggio delle vittime continua a salire.
• In Italia è scattato un allarme tsunami, poi ridimensionato e infine revocato, alle 7.30, dalla Protezione civile. A causa dell’allerta, la circolazione dei treni nelle regioni del Sud è stata sospesa per circa un’ora, ed è poi ripresa intorno alle 7.30.

Ore 07:57 – Cosa dice l’Ingv sul terremoto in Turchia, e la situazione in Italia

«Il comportamento “epidemico” è noto. Ma il sisma di cui stiamo parlando interessa una struttura lontana dalla faglia italiana. Certo, ciò non significa che non dobbiamo tenere alta l’attenzione perché il nostro Paese presenta zone con una vitalità geologica sempre presente».

A parlare ai microfoni di SkyTg24 è il professor Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv – Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, secondo il quale non ci sono rischi imminenti per il nostro Paese a seguito del terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria.

«Al momento la faglia si è chiusa – spiega l’esperto – si tratta di una faglia trascorrente (una frattura verticale con movimento orizzontale, ndr) con la placca araba che scivola lateralmente rispetto alla faglia euroasiatica. Teoricamente queste magnitudo in Italia non dovrebbero arrivare, non abbiamo evidenze per dire che da noi ci saranno delle scosse, anche se l’Italia è un paese sismico e all’Ingv registriamo continuamente delle scosse di terremoto».

Ore 07:47 – Il salvataggio di un bambino, in Siria

Dalla Turchia e dalla Siria continuano ad arrivare immagini terrificanti. Qui sotto, due video: la scossa ripresa da una telecamera di sicurezza, e il salvataggio di un bambino, in Siria.

Ore 07:44 – Il messaggio di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, in un messaggio, ha assicurato che il suo Paese è pronto a fornire ogni aiuto al popolo turco — «definendolo un popolo «amico» — in seguito al terremoto della notte.

Zelensky, nel dirsi «scioccato» per le notizie sul sisma, porge le proprie condoglianze al presidente turco Recep Tayyip ed alla famiglie delle vittime: «Siamo vicini in questo momento all’amichevole popolo turco e pronti a fornire ogni necessaria assistenza».

Sin dall’inizio della guerra in Ucraina la Turchia ha svolto un importante ruolo di mediazione tra Mosca e Kiev.

Ore 07:34 – Il bilancio ufficiale, al momento

Il bilancio ufficiale, al momento, del terremoto che ha colpito la Turchia è di almeno 360 morti: 237 in Siria, oltre un centinaio in Turchia.

Le autorità sono però certe che questi dati siano destinati ad aumentare.
Ore 07:31 – Revocata l’allerta maremoto, in Italia

Il Dipartimento della Protezione Civile ha comunicato che è stata revocata l’allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane.

La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv.

È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30.

Ore 07:25 – Il castello di Gaziantep, distrutto

Il millenario castello di Gaziantep, in Turchia, è stato distrutto dal terremoto, secondo quanto riporta il New York Times.
Ore 07:21 – I morti in Siria sono oltre 230

Il terremoto non ha ucciso centinaia di persone soltanto in Turchia: secondo le autorità siriane, ci sono almeno 230 morti e 600 feriti anche in questo Paese.

Ore 07:19 – Ripresa la circolazione dei treni, al Sud

È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30.

A riferirlo, in una nota, sono le Ferrovie dello Stato.

Ore 07:16 – Le città più colpite dal terremoto – e i rifugiati

Nel sud-est della Turchia, e in particolare nell’area dell’epicentro del sisma, ci sono moltissimi rifugiati giunti dalla vicina Siria.

Stando ad Afad, l’agenzia turca per la gestione dei disastri, sono almeno dieci le città colpite con vittime e crolli di case: Gaziantep, Kahramanmaras, Hatay, Osmaniye, Adiyaman, Malatya, Sanliurfa, Adana, Diyarbakir e Kilis.

Ci sono morti anche in Siria, secondo quanto riferito dal governo di Damasco.

Ore 07:13 – Il sindaco di Brindisi: «Previsto tsunami, allontanarsi dalla costa»

«A seguito del forte sisma registrato in Turchia intorno alle ore 03:17, è previsto uno tsunami sulla costa brindisina», ha scritto il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, su Facebook.

«Si chiede a tutta la cittadinanza di allontanarsi con la massima urgenza dalle zone costiere».

Ore 07:07 – Tajani e gli italiani in Turchia

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto su Twitter un messaggio alle autorità e al popolo turco.

«Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime», ha scritto il titolare della Farnesina. «Non mancherà l’aiuto dell’Italia. Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma».

Ore 07:03 – I morti, e coloro che ancora sono sotto le macerie

Il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha scosso la Turchia è destinato a salire, di ora in ora. Al momento, secondo le autorità, sono già circa 200, e centinaia di altre persone sono rimaste ferite.

Gli edifici crollati sono però decine, ed essendo le scosse arrivate in piena notte, si teme che altre centinaia di persone si trovino, al momento, sotto le macerie.

Le operazioni di scavo sono in corso, e sono destinate a durare per giorni.

Ore 06:57 – Le 42 scosse di assestamento, ad ora

Al momento — oltre alle 8 scosse principali — sono state registrate già 42 scosse di assestamento. A riferirlo è l’agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze del ministero degli Interni di Ankara.

Ore 06:53 – I treni fermi al Sud e i «possibili ritardi» in altre regioni

A scopo cautelativo, a seguito dell’allerta tsunami, Ferrovie dello Sato ha deciso di fermare la circolazione ferroviaria nelle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia.

Non è escluso — si legge nel comunicato — un’estensione all’alta Italia.

«In conseguenza allo stop cautelativo potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni», si legge in una nota di FS.

Ore 06:49 – L’allerta tsunami ridimensionata, in Italia

Il terremoto, potentissimo, che ha scosso la Turchia ha fatto scattare un allarme tsunami anche nei Paesi del Mediterraneo — inclusa l’Italia.

L’allarme, secondo quanto dichiarato dalla Protezione civile, è stato ridotto ma l’allerta resta attiva nelle regioni ioniche e adriatiche: Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo, Marche.

Le onde anomale in arrivo non dovrebbero però superare i 15-20 centimetri.

 

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