Frontex , “il soccorso spettava all’Italia”

Leonard Berberi Corriere della Sera 5 marzo 2023
Naufragio Crotone, Frontex non vuole lo scontro, «ma il soccorso spettava all’Italia»
L’Agenzia conferma la segnalazione la sera prima dell’incidente, ma ricorda che l’avvio della ricerca e soccorso è competenza dei singoli Stati. Med5: «Più sorveglianza»

 

L’ordine al quartier generale dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, a Varsavia, è evitare lo scontro con l’Italia. Anche quando la premier Giorgia Meloni spiega che Roma «non ha ricevuto indicazioni di emergenza da Frontex». Secondo il nuovo direttore esecutivo Hans Leijtens — insediatosi il 1° marzo — l’agenzia deve essere il più apolitica possibile. Per questo quando si chiede una risposta ufficiale alle frasi della presidente del Consiglio italiano, il portavoce di Frontex Piotr Switalski non commenta. Ma ricorda che le regole d’ingaggio sono chiare. Subito dopo il naufragio al largo delle coste calabresi sono scoppiate le polemiche sul mancato salvataggio quando l’imbarcazione con 180 migranti era a 40 miglia dall’Italia. La posizione ufficiale di Frontex è che l’agenzia ha fatto quello che le spettava: segnalare la presenza dell’imbarcazione che navigava «senza mostrare segni di pericolo» ma con a bordo diverse persone come stabilito dalle telecamere termiche installate sul velivolo in perlustrazione sul Mar Ionio.

Ma chi doveva lanciare le procedure per il recupero in sicurezza dei migranti? Secondo Katarzyna Volkmann, dell’ufficio stampa dell’agenzia, «la classificazione di un evento come “ricerca e soccorso”, secondo le norme internazionali, spetta alle autorità nazionali». «Gli aerei e i droni di Frontex pattugliano aree selezionate oltre le frontiere esterne dell’Ue nell’ambito della sorveglianza aerea multiuso», spiega l’agenzia. «Se qualcuno nota una barca che necessita di assistenza l’agenzia informa l’autorità nazionale responsabile delle attività di soccorso nell’area e segue le sue istruzioni in linea con il diritto marittimo internazionale».

«Individuare una piccola imbarcazione in mezzo al mare è un compito arduo — chiarisce l’agenzia sul sito —, motivo per cui una volta che un aereo di Frontex ne incontra una, rimane vigile e continua a monitorare l’area fino all’arrivo dei soccorsi o fino a quando l’aereo è costretto a partire a causa del carburante scarso». La sera del 25 febbraio il Beechcraft 200 Super King Air noleggiato da Frontex, che per primo ha individuato il barcone, è dovuto rientrare dopo quasi quattro ore di volo perché ormai a secco.

A Frontex si rivolge «Med5», l’organizzizazione che riunisce cinque Paesi del Mediterraneo (tra i quali l’Italia). «Il rafforzamento della sorveglianza delle frontiere sia marittime che terrestri è una componente essenziale della lotta contro il traffico di migranti», scrive «Med5» nel documento conclusivo del vertice di ieri a Malta dove per l’Italia c’era il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «Frontex deve destinare maggiori risorse a questo compito, compresa la sorveglianza delle acque internazionali» — si legge ancora — anche mettendo a disposizione «ingenti fondi e mezzi dell’Ue per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture di protezione delle frontiere, dei mezzi di sorveglianza».

 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.