La “difesa impazzita” come la maionese. La Roma vista da dietro

Rinaldo Boccardelli il Romanista 15 marzo 2023
 
Se abbassando la linea non guardi più l’uomo
 
Spunti tattici da una partita “impazzita” come una maionese andata a male.

 

 

Tralasciando (ma non è facile) nefandezze arbitrali e aVARiate, possiamo annotare ancora la difficoltà della linea difensiva giallorossa a reagire in avanti e non all’indietro ai break avversari quando, e purtroppo accade un po’ troppo spesso, la Roma perde palla a centrocampo e gli avversari ripartono velocemente e con più giocatori, cosa che il Sassuolo sa fare benissimo e anche con discreta qualità.

Succede che la linea, guidata da Smalling, scappa indietro per assorbire l’arrivo degli avversari e difendere anche fisicamente lo specchio della porta. Se in linea teorica il ragionamento è giusto (a palla scoperta si scappa indietro) nella pratica qualcosa può essere rivisto, nel senso che ad un certo punto l’uomo va marcato forte e nel momento di difficoltà si va uno contro uno.

Torniamo al primo gol del Sassuolo, nato da un errore banale ma grave, confezionato in coppia da El Shaarawy e Bove. Il primo sbaglia appoggiando di prima al compagno cogliendolo in contropiede, il secondo deve fare qualcosa di più per agganciare e non perdere la sfera.

In quel preciso momento l’autore del gol Laurentiè è nella sua metà campo e il suo marcatore giallorosso, Ibanez è 25 metri più indietro, senza giocatori da controllare. Palla al Sassuolo e Smalling scappa fin troppo indietro trasci nandosi anche gl i altri che, ancora in superiorità numerica, corrono verso Rui Patricio mentre nessuno rompe la linea e soprattutto nessuno accorcia sui ragazzi in neroverde che vanno ad attaccare l’area romanista in manifesta inferiorità numerica. Ma con il possesso palla e le idee rapidamente lucide.

Tra questi Laurentiè è l’ultimo in ordine di apparizione, ma né Ibanez, né Zalewski pensano di tamponarlo. Così il francese si ritroverà il pallone facile facile da mettere in gol da pochi passi. Linea troppo bassa, ennesima distrazione di Ibanez. Il brasiliano purtroppo si ripete nell’occasione del quarto gol degli emiliani.

Ancora Laurentiè vince un rimpallo con Camara e punta la porta. Dovrebbe marcarlo Karsdorp che invece tiene la linea (bassa) di Smalling e non marca nessuno. Quando Pinamonti taglia alle spalle di Smalling dettando il passaggio che puntualmente arriva, l’attaccante del Sassuolo dovrebbe ritrovarsi in fuorigioco di almeno un metro.

Invece c’è Ibanez (senza avversario da marcare)che nonè in linea (più bassodi un paio di metri rispetto a S mall i nge all’olandese) che lo tiene in gioco ed è troppo distante pertentare una diagonale per andare a chiudergli il tiro.

 

 

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