“Dalla Chiesa non era nella P2”, i figli in procura contro Gero Grassi

Ottavia Giustetti La Repubblica 09 settembre 2019
“Dalla Chiesa non era nella P2”, i figli in procura contro Gero Grassi
L’ex presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro dichiarò da Santoro che il generale era iscritto alla Loggia. La procura ha chiesto l’archiviazione dell’accusa di diffamazione promossa dai figli che ora fanno opposizione

 

Era o non era, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, iscritto alla Loggia P2 di Licio Gelli? Il dibattito su questa ricostruzione che dopo quarant’anni ciclicamente ritorna, approda dalla trasmissione tv “M” di Michele Santoro (andata in onda su Raitre il 24 maggio 2018 dagli studi della Rai di Torino) e il suo blog, alle aule del Tribunale torinese dove, il primo ottobre, si discuterà della richiesta di archiviazione per l’accusa di diffamazione, mossa dai famigliari del generale a Gero Grassi, ex presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro. Grassi nella puntata del talk show disse che l’ufficiale dei carabinieri, simbolo della lotta alla mafia, ucciso il 3 settembre 1982, era iscritto alla P2 e come tale accostò la sua figura a quello che ha definito in tv “l’antistato”.

I famigliari per questo lo hanno denunciato, accusandolo di diffamazione. Ma il pm torinese, Elisa Pazè, ha ritenuto di archiviare il fascicolo ritenendo che non sia del tutto falsa questa dichiarazione, dato che alcuni documenti agli atti della Commissione Anselmi sulla loggia di Gelli testimoniano l’interessamento di Dalla Chiesa a una possibile iscrizione. Scrive la redazione di Santoro: “La sua pratica fu accettata il 22 Febbraio 1977, ma per due volte, a causa di impegni improrogabili di Gelli il perfezionamento dell’iscrizione fu rinviato”. Dalla Chiesa sentito dai giudici istruttori milanesi che indagavano sulla P2, Turone e Colombo (citate anche dall’avvocato della famiglia Dalla Chiesa, Giuseppe Fornari, come persone informate sui fatti), ammise di essersene interessato ma a scopo investigativo.

Dunque, non è vera la circostanza secondo cui il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fosse iscritto alla Loggia P2, secondo i famigliari che si sono opposti alla richiesta di archiviazione della procura di Torino. Il pm Pazé, esaminando la puntata della trasmissione di Santoro avrebbe fatto un’analisi letterale molto puntuale delle singole dichiarazioni di Gero Grassi non tenendo però in considerazione il contesto nel quale si inserivano, un contesto che gettava inequivocabilmente un’ombra sulla figura del generale. Il prossimo primo ottobre l’opposizione alla richiesta di archiviazione sarà valutata dal gup Francesca Christillin.

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