DATAROOM Globalizzazione e concorrenza
CLICCA
(Milena Gabanelli e Fabio Savelli – corriere.it) –
Le società energetiche stanno facendo enormi profitti perché a causa di eventi imprevedibili il prezzo di gas e petrolio è schizzato in alto, mentre gli acquisti loro li avevano fatti ben prima ad un prezzo molto più basso. Per questo il governo con l’ultimo decreto Aiuti ha stabilito che sulla differenza fra il prezzo di acquisto e quello di vendita del gas da ottobre 2021 a marzo 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, viene applicata in più una tassa del 25%.
Il ministero del Tesoro ha messo a bilancio un incasso di 11 miliardi di euro, per ridurre il peso delle bollette di famiglie e imprese e di 30 centesimi le accise su gasolio e benzina. Che alla pompa ha già sfondato i 2 euro al litro. Enel, Eni, Edison, i principali destinatari di questa «tassa extra » hanno già schierato gli avvocati: «I calcoli sono sbagliati». Proviamo a fare qualche conto.