Bersani D’Alema e Speranza di nuovo nel Pd. E articolo uno?

Tommaso Labate Corriere della Sera 12 marzo 2023
Articolo 1 e gli ex del Pd che tornano (ma dicono di no). E D’Alema segue la linea di Speranza
Articolo 1 aderirà ai dem: ora non è più il partito di Renzi. Tra un mese l’assemblea che sancirà la trasformazione della «cosa» da «partito» ad «associazione»

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D’Alema, ho finito in politica. Sono un consulente, non un affarista

Tommaso Labate Corriere della Sera 18 dicembre 2022
D’Alema e il Qatargate: «Quelle banconote sono un’indecenza. Io? Consulente, non affarista»
L’ex premier: «Nel mio caso non ci sono porte girevoli, ma stagioni diverse. Faccio il consulente, ma non sono più parlamentare». Panzeri? «Una persona che stimavo».

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D’Alema: “Se frequentassero i bar, avrebbero capito l’umore del paese”

 

Fabrizio d’Esposito il Fatto Quotidiano 5 ottobre 2022
L’ex premier e il voto: “L’agenda Draghi causa della sconfitta dem e l’alleanza con Azione avrebbe portato Conte al 20%. Ora partito vero” 
Massimo D’Alema è in partenza per l’Albania. “Collaboro con quel governo”. A dicembre, poi, andrà in Messico e di lì in Brasile, dove incontrerà Lula a San Paolo. 

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D’Alema: “L’Occidente non lo aiutò, preferì il capitalismo selvaggio di Eltsin”

Francesca Sforza La Stampa 01 Settembre 2022
Massimo D’Alema: “L’Occidente non ha aiutato Gorbaciov, gli effetti li paghiamo ora con Putin”
L’ex presidente del Consiglio: «Oggi come allora sbagliamo strategia con la Russia»

 

Lo chiama Mikhail Sergevic, e non sbaglia neanche una pronuncia russa, Massimo D’Alema, nel ricordare l’esperienza politica di Gorbaciov e di quella breve stagione di speranze riformiste. Senza perdere di vista, anche nel giorno della celebrazione e della retorica sul padre della perestroijka, il disegno politico sottostante: «L’Occidente non lo aiutò, e il prezzo di quella mancanza di generosità da parte di chi comunque aveva vinto lo paghiamo ancora adesso».

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D’ Alema: i palestinesi traditi e abbandonati dall’Occidente

https://it.sputniknews.com/
Conflitto Israele-Palestina, D’Alema: “Senza contesto si dice solo una parte della verità”
Il conflitto tra Israele e la Striscia di Gaza palestinese si è aggravata nell’ultima settimana, con continui scambi di razzi tra le parti e raid aerei. 7 civili e un soldato sono stati uccisi in Israele, mentre 131 palestinesi sono rimasti vittime di attacchi israeliani e 900 feriti, ha riferito il ministero della Salute palestinese.

 

Sul tema dei violenti scontri di questi giorni tra le forze israeliane e quelle palestinesi è intervenuto anche l’ex ministro degli Esteri Massimo D’Alema, durante l’assemblea nazionale di Articolo 1, come riportato da Adnkronos.

D’Alema ha parlato in sostegno della fazione palestinese, denunciando la visione unilaterale dell’Occidente che pone Hamas al centro del discorso.

“Certo l’aggressione di Hamas contro Israele è intollerabile ma noi dobbiamo cercare di capire andando più in profondità: perché Hamas e l’islamismo sono diventati così forti e aggressivi? Hamas ha preso forza perché i palestinesi sono stati traditi e abbandonati dall’Occidente. La leadership palestinese, che si è spesa con una generosità quasi suicida in una politica di negoziati, concessioni e collaborazione, non solo non ha ottenuto nulla ma è stata totalmente delegittimata”, ha sostenuto D’Alema.
L’ex ministro ha inoltre ricordato che un possibile discorso sul “politically correct” può essere fatto soltanto in Europa e negli altri paesi occidentali, non toccati direttamente dal conflitto, ma che per i due Stati coinvolti sarebbe un argomento “senza alcun significato, è pura finzione”.

D’Alema ha anche ricordato le differenti condizioni di vita tra ebrei ed arabi che vivono in Israele: i primi stabiliti in città moderne e di grandi dimensioni, mentre gli ultimi in zone militarizzate e delineate da torrette, filo spinato e armi.

Ha anche continuato dividendo la popolazione araba in due ‘categorie’, ovvero gli arabi-israeliani, ospiti dello Stato ebraico, e i palestinesi, da anni sotto occupazione militare, mentre di controparte gli ebrei “godono dei pieni diritti”.

“L’annessione di Gerusalemme da parte del governo israeliano è stato un passo di un’enorme portata simbolica, accettata dagli Usa e dall’Europa e quindi di fatto ratificata”, ha detto D’Alema. “L’ultima crisi scoppia quando si realizza l’ennesima tappa della progressiva espulsione del popolo palestinese da Gerusalemme est ma Gerusalemme est, secondo le risoluzioni dell’ONU, è una città occupata e dalla quale Israele dovrebbe ritirarsi”.
L’ex ministro si è anche detto contrario alla politica d’intervento dell’Occidente, sostenendo che o bisogna “restituire verità al tema dei due Stati” tramite l’eliminazione degli insediamenti e la revoca dell’annessione di Gerusalemme, oppure bisogna impegnarsi a garantire i diritti alla popolazione palestinese che vive sotto l’occupazione d’Israele, di cui di fatto si sta facendo carico l’Europa, con i contribuenti europei che stanno versando milioni di euro “per evitare che la situazione precipiti del tutto”.

“Ecco il contesto in cui cresce Hamas, con la sua follia, la sua violenza ma il contesto è questo ed è tutto all’interno delle responsabilità del mondo occidentale”, ha concluso D’Alema. “Questa è una verità che non si può più dire ma basterebbe leggere il rapporto di Human Rights Watch e di Amnesty international sulla Palestina. Se fossero stati scritti su Hong Kong avrebbero conquistato le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Invece non è così e sono stati ignorati o meglio censurati”.

Il nuovo PD è già fermo alla stazione di Tel Aviv

La Repubblica 14 MAGGIO 2021
Direzione Pd, Letta: “La reazione di Israele oltre la legittima difesa”. D’Alema: “Lui accanto a Salvini, qualcosa non funziona”

 

Il segretario dem: “Draghi indichi una nuova missione della maggioranza per spendere bene i soldi del Recovery”. Sulle riaperture attacca il leader della Lega: “Il leader leghista voleva sbracare, ma è prevalsa la linea della responsabilità”. Quanto alle comunali: “Primarie servono a non decidere le candidature in una stanza chiusa”

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